CSR Manager Network: nuovo rappresentante italiano del WBCSD Global Network

Da giugno 2016, il CSR Manager Network, la principale associazione italiana che raggruppa il maggior numero di professionisti della sostenibilità, alla quale anche HUMANA appartiene, rappresenta ufficialmente l’Italia nel Global Network del World Business Council for Sustainable Development (WBCSD), la rete costituita da oltre 60 organizzazioni nel mondo, unite nell’impegno comune di promuovere, presso la business leadership, lo sviluppo sostenibile nei rispettivi paesi.

Il WBCSD, che comprende circa 5.000 aziende, lavora a livello globale per fornire alle aziende e alle realtà impegnate in business sostenibili, gli strumenti per diventare più competitive.

“Siamo orgogliosi di rappresentare il WBCSD in Italia.” – ha dichiarato Fulvio Rossi, Presidente di CSR Manager Network e CSR Manager di Terna“La grande esperienza del WBCSD nel tradurre i grandi temi della sostenibilità in impegni concreti da parte delle imprese sarà di grande stimolo e aiuto per noi. Per parte nostra, sapremo contribuire valorizzando le buone pratiche delle aziende italiane, non sempre conosciute e riconosciute a livello internazionale.”

In Italia, CSR Manager Network raduna i professionisti che presso ogni tipo di organizzazione (imprese, fondazioni d’impresa, società professionali, P.A., enti non profit) si dedicano alla gestione delle problematiche socio-ambientali e di sostenibilità connesse alle attività aziendali; ricopre, inoltre, un ruolo di primo piano nell’indirizzare i C-level verso politiche sostenibili, con una posizione riconosciuta presso una ampio ventaglio di stakeholder nel mondo business, istituzionale, accademico e no profit.

 

HUMANA e Unes – 15 anni insieme, una partnership di valore

 

Nell’ambito del Convegno “Creare e misurare valore condiviso – Strumenti, esperienze e idee per un futuro sostenibile”, promosso da ALTIS Alta Scuola Impresa e Società – Università Cattolica del Sacro Cuore, il 25 maggio 2016 HUMANA ha presentato il Quaderno di ricerca “HUMANA e UNES: 15 anni insieme, una partnership di valore!”, dedicato alla misurazione dell’impatto sociale e ambientale generato nei primi 15 anni di collaborazione con la nota azienda della GDO.

Lo studio, elaborato con il supporto metodologico di ALTIS e con il contributo di Federdistribuzione, si basa sulla Teoria del cambiamento (Weiss, 1972; Anderson, 2004), che consente di analizzare i cambiamenti generati nella società, grazie alle attività realizzate congiuntamente dai due partner, in quanto attori sociali e ambientali.

La partnership di HUMANA e UNES rappresenta un esempio virtuoso di sostenibilità, in una logica win-win, in grado cioè di generare benefici per l’azienda, per gli interventi di sviluppo di HUMANA, nonché di avere un impatto positivo sull’ambiente. Grazie al recupero e alla vendita degli abiti raccolti negli oltre 100 contenitori di HUMANA posizionati in prossimità dei punti vendita UNES-U2, è stato infatti possibile generare un valore sociale pari a oltre 1,2 milioni di euro.

Il calcolo dell’impatto generato dalla collaborazione è la dimostrazione che la Corporate Social Responsibility (CSR) è vincente e nell’interesse delle aziende stesse, per perseguire un vantaggio competitivo e contribuire alla creazione di valore condiviso per sé e per la società.

Scarica il Quaderno di impatto dalla colonna “Allegati“, qui a destra, o sfoglialo su ISSUU.

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HUMANA Second Hand apre anche a Roma!

Da sabato 14 maggio apre anche a Roma, HUMANA Second Hand, il negozio che unisce moda e solidarietà!

La rete dei negozi HUMANA – presente in Italia da 10 anni – continua quindi a crescere: quello di via Tiburtina 352 è il quarto punto vendita in Italia dopo i due negozi Vintage di Milano e Roma e quello Second Hand di Torino.

All’interno del negozio, allestito con materiali di recupero come bancali e assi da ponte, è possibile acquistare, a prezzi estremamente accessibili, oltre 5.000 capi e centinaia di accessori, per donna, uomo e bambino: tutti prodotti di qualità donati dai cittadini nei contenitori per la raccolta di indumenti di HUMANA in 48 province italiane.

Fare shopping nei negozi HUMANA significa quindi tutelare l’ambiente attraverso il riutilizzo degli abiti usati, contribuendo al contempo ai progetti solidali di HUMANA che, grazie alla vendita dei vestiti donati dai cittadini, finanzia i propri interventi sociali in Italia e nel Sud del mondo.

Altre info sulla Pagina Facebook ufficiale del negozio HUMANA Second Hand Roma e sul sito www.humanavintage.it

 

HUMANA e Zgeneration di nuovo insieme

La partnership fra HUMANA e Zgeneration abbigliamento bambino si rafforza. Durerà dall’11 al 27 aprile la Campagna Riciclare… conviene! Dai valore ai vecchi capi!”.  In 175 punti vendita Zgeneration sarà possibile donare capi usati da bambino, ricevendo subito un buono sconto (spendibile sulla nuova collezione). I vestiti donati permetteranno di sostenere il progetto di HUMANA “La Città dei bambini” in Mozambico, che accoglie orfani ed ex bambini di strada.

Nelle scorse edizioni, grazie alla generosità dei clienti Zgeneration, abbiamo raccolto più di 33.000 kg di vestiti!

La CSR crea valore

Creare valore per l’impresa attraverso pratiche innovative di CSR

In occasione della scorsa edizione del Salone della CSR e dell’Innovazione Sociale, tenutosi a Milano presso l’Università Commerciale Luigi Bocconi, HUMANA ha promosso il dibattito “Creare valore per l’impresa attraverso pratiche innovative di CSR” per porre l’accento sul ruolo sempre più importante della Responsabilità Sociale d’Impresa nelle strategie e nelle politiche delle grandi aziende e multi-utilities.

Nel corso dell’evento, realizzato in collaborazione con l’Alta Scuola Impresa e Società dell’Università Cattolica (ALTIS) e con il CSR Manager Network, sono intervenuti rappresentanti di aziende operanti nel settore dei servizi ai cittadini, come i Gruppi Hera e Iren, Amsa – Gruppo A2A, e di aziende leader del settore moda e retail, come il Gruppo Miroglio Fashion Srl.
Le realtà intervenute hanno presentato alcune delle best practices adottate in tema di sostenibiltà e reporting, evidenziandone le opportunità strategiche e di vantaggio competitivo. Queste aziende rappresentano, infatti, degli esempi virtuosi per quanto riguarda l’adozione di pratiche di CSR in un contesto ancora molto frammentato, come quello italiano.

Secondo gli ultimi dati di Top Quality, solo il 31% delle aziende considerate redige un Bilancio di Sostenibilità, inteso come strumento di coinvolgimento dei propri stakeholders e di rendicontazione in un’ottica di piena trasparenza.

 

Acquisti sostenibili sempre più diffusi. Anche in Italia.

Acquisti sostenibili sempre più diffusi anche in Italia

Sempre più si diffonde la cultura e l’utilizzo di pratiche di acquisto sostenibile (Sustainable Public Procurement – SPP). Questa tendenza si conferma a livello privato, ma anche a livello di pubblica amministrazione, anche alla luce delle recenti Direttive Europee in materia di Appalti e Concessioni.
Per acquisti sostenibili si intende l’attenzione nell’acquisizione di prodotti o servizi che non solo siano economicamente convenienti per l’acquirente, ma al contempo producano altrettanti benefici sull’ambiente e sulla società, ovvero si leghino a concetti e obiettivi più ambi: rispetto delle risorse naturali, cambiamento climatico, responsabilità sociale.

Recentemente, ICLEI Europe ha coordinato il lancio di una piattaforma online (http://www.sppregions.eu/home/) che -a livello europeo- raggruppa sette network regionali, tra i quali l’area torinese, con l’obiettivo di rafforzare la capacità e le competenze delle pubbliche amministrazioni nei cosiddetti acquisti sostenibili.

Come prima azione, i network aderenti pubblicheranno un numero complessivo di 42 gare eco-innovative focalizzate sull’utilizzo dell’energia pulita in edifici pubblici, veicoli, trasporti e servizi di approvvigionamento alimentare.

Una sinergia vincente

Il 15 ottobre 2014 in collaborazione con la San Giorgio Distribuzione Servizi srl e il Comune di Porto San Giorgio (FM) è stata presentata la Campagna “Porta a scuola la solidarietà“, in partenza dal 19 ottobre nelle classi di tre Scuole Primarie dell’Istituto comunale. L’obiettivo è quello di sensibilizzare gli studenti e le loro famiglie sul tema del riutilizzo dei vestiti che non s’indossano più.
Alla scuola che, alla fine della campagna, ha raccolto il maggior numero di capi (in termini di chili per studente) è stata donata da HUMANA e dalla San Giorgio Distribuzione Servizi srl una nuova Lavagna Interattiva Multimediale (LIM) per le attività scolastiche.

COP 21: la sfida contro il cambio climatico

Oggi si consuma l’equivalente di un pianeta e mezzo ogni anno. Considerando il trend di crescita della popolazione, nel 2030 l’umanità avrà bisogno di due pianeti!
Ecco perché, l’attuale stile di vita non è sostenibile: è necessaria una svolta per salvaguardare l’esistenza di interi paesi e la vita di milioni di persone.

Con questo scopo, i rappresentanti di 195 nazioni si sono riuniti a Parigi (30/11 – 12/12), in occasione della XXI Conferenza delle Parti, meglio nota come COP21, con lo scopo di definire obiettivi e azioni (seppur non vincolanti) per controllare e limitare l’incremento delle emissioni di gas serra. L’accordo “salva-clima”, raggiunto dopo due settimane di intensi negoziati, ha posto come obiettivo di tenere l’aumento della temperatura terrestre “ben al di sotto dei 2 gradi, rispetto ai livelli pre-industriali”. Sono stati rafforzati, inoltre, i momenti di controllo, mediante la revisione e la ridefinizione di nuovi e più ambiziosi Piani d’azione per ciascun paese: il primo incontro si terrà nel 2018.

L’impegno e la lotta al cambiamento climatico è una sfida comune, ma si riconosce il principio di differenziazione, ossia del diverso impegno necessario dai Paesi industrializzati e da quelli in via di sviluppo, che riceveranno anche, da qui al 2020, un sostegno di 100 miliardi di dollari e saranno assistiti in azioni di mitigazione e adattamento al cambio-clima. Si auspica, comunque, un incremento di tale importo per il quale restano da definire, a oggi, modalità e tempistiche di elargizione da parte dei Paesi sviluppati.

L’impressione unanime, a conclusione dell’incontro, è di considerare questo nuovo accordo un traguardo importante che è però, allo stesso tempo, un nuovo punto di partenza per tutti. L’impegno necessario a invertire la rotta del cambiamento climatico è di responsabilità non solo degli Stati, ma di ciascuno di noi, singoli individui, organizzazioni e realtà aziendali.