Settimana Europea per lo Sviluppo Sostenibile: le iniziative di HUMANA

Dal 30 maggio al 5 giugno 2016 si svolgerà la prima Settimana Europea per lo Sviluppo Sostenibile (ESDW), iniziativa europea che promuove attività, progetti ed eventi legati ai 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals) delle Nazioni Unite, approvati durante la COP 21 di Parigi.

Anche HUMANA vi aderirà, con iniziative dedicate allo sviluppo sostenibile, che coinvolgeranno aziende come Subito.it, incontri nelle scuole sui temi della sostenibilità e della tutela ambientale e raccolte straordinarie di indumenti usati, per sensibilizzare e attivare gli alunni in prima persona. Scopri tutti gli eventi in programma, nella pagina dedicata ai nostri Appuntamenti.

Ma non è tutto: in questa occasione, infatti, tutti gli abiti donati negli oltre 5.000 contenitori per la raccolta abiti di HUMANA, presenti in 48 province italiane, consentiranno di sostenere i nostri progetti di agricoltura sostenibile ed energie rinnovabili (Farmers’ Clubs) in India, Malawi e Mozambico.

Le province italiane presso le quali HUMANA è presente grazie al servizio di raccolta degli indumenti usati sono: Alessandria, Ascoli Piceno, Asti, Bergamo, Biella, Bologna, Brescia, Chieti, Como, Cremona, Cuneo, Fermo Piceno, Ferrara, Frosinone, L’Aquila, Latina, Lecco, Lodi, Mantova, Milano, Modena, Monza e Brianza, Novara, Padova, Parma, Pavia , Perugia, Pescara, Piacenza, Pordenone, Ravenna, Reggio Emilia, Rieti, Roma, Rovigo, Teramo, Terni, Torino, Trento, Treviso, Udine , Varese, Venezia, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Verona, Vicenza e Viterbo.

Ulteriori info alla nostra pagina Contatti.

Fashion Revolution Day 2016

Il 24 aprile 2013 il Rana Plaza, una fabbrica di 8 piani nell’area di Dacca, in Bangladesh, crollò su se stesso togliendo la vita a 1.133 lavoratori del settore tessile e ferendone gravemente oltre 2.500. All’interno, gli operai – più della metà giovani donne – lavoravano in assenza di norme di sicurezza, producendo capi di abbigliamento destinati al mercato occidentale.

Il mondo della moda e, soprattutto, del cosiddetto “fast fashion“, è stato messo subito sotto accusa. Dei 29 marchi identificati come aventi i prodotti provenienti dal Rana Plaza, solo 9 hanno concordato una proposta di risarcimento alle vittime. In seguito, alcune aziende di abbigliamento hanno firmato un accordo sulla sicurezza delle fabbriche e delle costruzioni in Bangladesh. Ma tutto ciò non è abbastanza.

Per commemorare le vittime e promuovere una rivoluzione nel mondo della moda, affinché divenga più etico e più giusto per tutti, è nato il movimento di sensibilizzazione Fashion Revolution, che coinvolge 79 paesi in tutto il mondo.

Per il terzo anno consecutivo, dal 18 al 24 aprile, anche HUMANA, che da sempre sostiene un consumo consapevole e critico degli abiti e dà valore al riutilizzo dei vestiti usati,  si unisce a questo messaggio di cambiamento e giustizia. Nella giornata del 20 aprile, i nostri negozi HUMANA Vintage di Roma e Milano, e HUMANA Second Hand di Torino allestiranno le vetrine con manichini che indossano abiti al contrario, così da mostrarne l’etichetta, tracciandone il produttore. Per tutta la settimana, inoltre, anche i clienti dei punti vendita HUMANA saranno invitati a provare gli abiti in vendita al rovescio e a condividere le proprie foto sui Social, con gli hashtag ufficiali: #FashRev e #WhoMademyClothes

Partecipa anche tu e chiediti: “Chi ha fatto i miei vestiti?

La CSR crea valore

Creare valore per l’impresa attraverso pratiche innovative di CSR

In occasione della scorsa edizione del Salone della CSR e dell’Innovazione Sociale, tenutosi a Milano presso l’Università Commerciale Luigi Bocconi, HUMANA ha promosso il dibattito “Creare valore per l’impresa attraverso pratiche innovative di CSR” per porre l’accento sul ruolo sempre più importante della Responsabilità Sociale d’Impresa nelle strategie e nelle politiche delle grandi aziende e multi-utilities.

Nel corso dell’evento, realizzato in collaborazione con l’Alta Scuola Impresa e Società dell’Università Cattolica (ALTIS) e con il CSR Manager Network, sono intervenuti rappresentanti di aziende operanti nel settore dei servizi ai cittadini, come i Gruppi Hera e Iren, Amsa – Gruppo A2A, e di aziende leader del settore moda e retail, come il Gruppo Miroglio Fashion Srl.
Le realtà intervenute hanno presentato alcune delle best practices adottate in tema di sostenibiltà e reporting, evidenziandone le opportunità strategiche e di vantaggio competitivo. Queste aziende rappresentano, infatti, degli esempi virtuosi per quanto riguarda l’adozione di pratiche di CSR in un contesto ancora molto frammentato, come quello italiano.

Secondo gli ultimi dati di Top Quality, solo il 31% delle aziende considerate redige un Bilancio di Sostenibilità, inteso come strumento di coinvolgimento dei propri stakeholders e di rendicontazione in un’ottica di piena trasparenza.

 

Acquisti sostenibili sempre più diffusi. Anche in Italia.

Acquisti sostenibili sempre più diffusi anche in Italia

Sempre più si diffonde la cultura e l’utilizzo di pratiche di acquisto sostenibile (Sustainable Public Procurement – SPP). Questa tendenza si conferma a livello privato, ma anche a livello di pubblica amministrazione, anche alla luce delle recenti Direttive Europee in materia di Appalti e Concessioni.
Per acquisti sostenibili si intende l’attenzione nell’acquisizione di prodotti o servizi che non solo siano economicamente convenienti per l’acquirente, ma al contempo producano altrettanti benefici sull’ambiente e sulla società, ovvero si leghino a concetti e obiettivi più ambi: rispetto delle risorse naturali, cambiamento climatico, responsabilità sociale.

Recentemente, ICLEI Europe ha coordinato il lancio di una piattaforma online (http://www.sppregions.eu/home/) che -a livello europeo- raggruppa sette network regionali, tra i quali l’area torinese, con l’obiettivo di rafforzare la capacità e le competenze delle pubbliche amministrazioni nei cosiddetti acquisti sostenibili.

Come prima azione, i network aderenti pubblicheranno un numero complessivo di 42 gare eco-innovative focalizzate sull’utilizzo dell’energia pulita in edifici pubblici, veicoli, trasporti e servizi di approvvigionamento alimentare.