A scuola di sostenibilità con Humana

Non è mai troppo presto per imparare a rispettare l’ambiente: con questo spirito è iniziato il nuovo percorso di educazione ambientale in collaborazione con il Consorzio di Bacino Verona Due del Quadrilatero e realizzato insieme ad Achab Group.
Il progetto coinvolge le scuole primarie di primo e secondo grado dei comuni della provincia di Verona in cui la nostra organizzazione è attiva con il servizio di raccolta e avvio a recupero degli indumenti usati. Lo scopo delle attività proposte è quello di aiutare i più giovani a riflettere sul proprio impatto ambientale.

La prima tappa del percorso che coinvolgerà oltre 1.000 studenti della Provincia di Verona è stato lo scorso marzo il Comune di San Martino Buon Albergo. Oltre 250 alunni e alunne hanno imparato in maniera semplice e divertente la strategia delle 5 R – Riduzione, Riuso, Riciclo, Raccolta, Recupero – declinata al circolo virtuoso del riutilizzo degli abiti che non si indossano più.

Le prossime tappe del percorso di educazione ambientale saranno nelle scuole di Bussolengo, Garda e Sant’Ambrogio di Valpolicella.

Aprile: le novità del mese

Il mese di aprile è stato caratterizzato da rinnovi e nuove convenzioni per il servizio di raccolta abiti.

Sempre più comuni ripongono nuovamente fiducia nell’operato di Humana premiando il nostro impegno ad operare con trasparenza ed eticità.

Questo lo possiamo riscontrare in alcuni territori del mantovano che, proprio ad aprile, hanno riconfermato la collaborazione con la nostra organizzazione: si tratta dei comuni di Asola e Marmirolo.

Grazie al percorso intrapreso con questi territori, negli ultimi cinque anni è stato possibile evitare l’emissione di 924.948 chili di anidride carbonica e lo spreco di 1,5 miliardi di litri d’acqua. Inoltre, grazie alla vendita dei vestiti, sono stati creati posti di lavoro in Italia e in Europa e sono stati sostenuti i progetti sociali della nostra organizzazione nel mondo.

Ma non solo: un nuovo comune del padovano, Villa del Conte, ha deciso di intraprendere insieme a noi un nuovo viaggio all’insegna del rispetto dell’ambiente e delle persone offrendo il nostro servizio ai suoi cittadini.

Per trovare il contenitore più vicino a te, clicca qui!

Sky Nature ospite di Humana Italia

Qualche settimana fa ha debuttato su Sky Nature (Canale 404 e 124) e in streaming su NOW  la nuova docuserie Effetto Terra. Guida pratica per terrestri consapevoli, alla quale siamo orgogliosi di aver partecipato!
Nelle sei puntate del programma Francesca Michielin approfondisce alcuni dei temi centrali nel dibattito contemporaneo su ecologia e sostenibilità. Tra questi, c’è anche quello della moda, che è stato trattato proprio nella puntata di apertura dal titolo L’etica addosso: un chiaro rimando a tutte le implicazioni sociali e ambientali che il settore dell’abbigliamento porta con sé.

Il centro di smistamento e il magazzino di Humana People to People Italia di Pregnana Milanese hanno ospitato le protagoniste della puntata. Insieme a Francesca Michielin c’è infatti un’ospite d’eccezione, Marina Spadafora: chi meglio di lei, ambasciatrice della moda etica nel mondo e ideatrice dello slogan Fashion with a mission, può guidare lo spettatore nella riflessione sul modello attuale di consumo in questo settore e su quali scelte compiere per attuare un cambiamento che dia la priorità alla tutela dell’ambiente e delle persone? L’ambientazione e il racconto del nostro modello sostenibile offrono già lo spunto per dare dei consigli pratici a ciascuno, facilmente applicabili nella quotidianità: non resta che immergersi nel programma per scoprire di più!

Vi siete persi la puntata? Potete riguardarla on demand sulla piattaforma di Sky e su NOW.

Humana e Klepierre ci mettono il cuore

Continuano le collaborazioni di Humana: questa volta la protagonista è Klepierre, azienda leader a livello europeo operante nel settore immobiliare, in particolare nella proprietà, gestione e sviluppo dei centri commerciali.

Una partnership che ci permette di sviluppare progetti di Corporate Social Responsibility, coinvolgendo in prima persona i clienti di due importanti centri commerciali piemontesi.

Dal 24 settembre fino alla fine di gennaio, chiunque visiterà i centri commerciali Shopville Le Gru e Il Centro commerciale Moncalieri, situati in provincia di Torino, potrà donare a Humana i propri abiti, scarpe e accessori ancora in buono stato: si contribuirà così al risparmio di risorse naturali impiegate per la produzione degli abiti e al sostegno di progetti di sviluppo nel Sud del mondo.

Simbolo dell’iniziativa è il contenitore Humana a forma di grande cuore rosso, da cui il nome della campagna.

Per maggiori informazioni visitate i siti di:

Il blog di Humana

Riparte con più contenuti che mai il blog di Humana: uno spazio dedicato a notizie e approfondimenti sui temi della cooperazione internazionale, della sostenibilità e dell’economia circolare. Il blog nasce con l’obiettivo di aggiornare in maniera costante interlocutori e stakeholder sulle attività di Humana e di instaurare con gli stessi un dialogo sui temi che la nostra organizzazione presidia sin dalla sua costituzione.

Tra i vari contenuti c’è il recente postUna roadmap per ridisegnare il futuro del settore tessile in Europa“: un interessante sguardo sulle prospettive legislative dell’UE per incentivare l’economia circolare nel settore tessile.

Per chi vuole invece conoscere meglio l’impatto dei nostri progetti, “Malaria, un nemico che si può sconfiggere” affronta gli interventi realizzati dalla Federazione Humana People to People per contrastare questa devastante epidemia.

Buona lettura!

Dal 2022 la raccolta differenziata del tessile diventa obbligatoria

In applicazione delle direttive europee sull’economia circolare, la raccolta differenziata dei rifiuti tessili diventerà obbligatoria a livello europeo entro il 2025 e, secondo lo schema per il recepimento della direttiva nel dlgs 152/2006, a partire dal 1 gennaio 2022 in Italia.

Questa novità porterà un cambiamento nel settore e nel mercato dell’indumento usato:

  • Nuovi Paesi della C.E. inizieranno a svolgere la raccolta tessile immettendo nuovo materiale nel mercato internazionale, con probabili conseguenze sugli equilibri dello stesso.
  • Comuni e gestori che non hanno il servizio di raccolta di indumenti dovranno implementarlo.
  • Comuni e gestori che hanno sul territorio un servizio non regolamentato saranno costretti a regolarizzarlo.
  • Saranno sempre più centrali i temi della trasparenza e della qualità del servizio nella scelta dell’operatore.
  • Il servizio di raccolta indumenti usati diventerà un servizio importante ed essenziale.

L’obbiettivo dell’obbligatorietà della raccolta tessile, che nasce dalle direttive della Comunità Europea in materia di economia circolare, è diminuire l’impatto ambientale e incentivare riutilizzo e riciclo.

Dobbiamo però essere tutti consapevoli che con questo cambiamento andremo incontro a un fisiologico aumento dei quantitativi raccolti con un probabile abbassamento della qualità. È in questo contesto che sarà sempre più centrale l’apporto degli operatori e delle amministrazioni nello sviluppare nuovi modelli che continuino a garantire sostenibilità economica, sociale e ambientale al servizio, mantenendo la gratuità dello stesso.

C’è un cambiamento in atto e quindi è fondamentale un approccio differente da parte di tutti gli attori coinvolti:

  • Le Amministrazioni dovranno essere aperte al dialogo con gli operatori per adattarsi al cambiamento, evitando in questo modo che il servizio possa poi gravare economicamente sui cittadini.
  • Gli operatori dovranno accogliere questi cambiamenti come uno stimolo a crescere e a migliorare i processi di raccolta e avvio a recupero.
  • I cittadini dovranno fare la loro parte utilizzando in modo responsabile il servizio, consapevoli che anche loro hanno un ruolo importante.

La chiave di tutto sarà la collaborazione tra Amministrazioni, operatori e cittadini: in questo modo sarà possibile costruire insieme modelli nuovi che diano continuità al settore garantendo un servizio efficace ed efficiente sotto vari punti di vista.

Sarà quindi importante continuare a dare priorità e rafforzare la selezione e la preparazione al riutilizzo in modo tale che la raccolta abbia sempre un canale per recuperare il maggior quantitativo di indumenti, assicurando un impatto sempre più positivo a livello ambientale e al contempo garantendo una maggior sostenibilità economica del servizio, sia per gli operatori che per le stazioni appaltanti.

Secondo Humana questi cambiamenti vanno accolti positivamente e, se affrontati con il giusto atteggiamento da parte di tutti gli stakeholders, potranno garantire la sostenibilità ambientale, sociale ed economica del servizio nell’interesse di tutti gli attori coinvolti.

L’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e gli SDGs (Obbiettivi di sviluppo sostenibile) ricordano a tutto il mondo quanto siano centrali questi temi.

Bilancio di Sostenibilità 2018

HUMANA conferma il proprio impegno a favore della trasparenza e della tracciabilità, pubblicando il nuovo Bilancio di Sostenibilità relativo all’anno 2018.

Anche in questa quarta edizione del Bilancio, oltre a ripercorrere le iniziative realizzate e alcuni degli obiettivi per il futuro, vogliamo continuare a raccontare il nostro impegno a favore di un mondo solidale e più giusto, e di come abbiamo tradotto la mission di HUMANA in progetti concreti, anche grazie ai tanti partner e sostenitori che hanno riposto in noi la propria fiducia.
Nel corso del 2018 abbiamo migliorato il lavoro da noi svolto con l’obiettivo ultimo di aumentare l’impatto positivo dei nostri progetti e delle nostre decisioni su alcune delle più grandi sfide umanitarie a livello globale.
Con questo intento, abbiamo sostenuto 43 progetti di sviluppo in sette Paesi.

Anche quest’anno, inoltre, HUMANA dà la possibilità di esprimere opinioni sul Bilancio appena pubblicato; per farlo, è sufficiente compilare il seguente questionario.

Grazie a tutti per la collaborazione e… buona lettura!

Raccolta abiti: le novità di giugno

Nel mese di giugno HUMANA People to People Italia ha rinnovato l’accordo per la gestione del servizio di raccolta e avvio a recupero degli abiti usati in alcuni comuni in provincia di Como, Monza-Brianza e Venezia: qui i cittadini possono quindi continuare a usufruire del servizio gratuito e contribuire così a un impatto sociale e ambientale positivo.

– Montano Lucino (CO)
– San Siro (CO)
– Busnago (MB)
– Campolongo Maggiore (VE)

Solo grazie alle donazioni dei cittadini di questi comuni, nel 2018 è stato possibile evitare l’emissione di 265.367 chili di anidride carbonica, evitare lo spreco di oltre 442 milioni di litri di acqua; inoltre, con i ricavati della vendita dei vestiti, HUMANA ha potuto sostenere, ad esempio, l’iscrizione di 30 studenti ai corsi delle scuole magistrali di HUMANA nel mondo.

“Fare i conti con l’ambiente” il 9/05 con HUMANA

HUMANA People to People Italia partecipa a “Fare i conti con l’ambiente“, che si terrà a Ravenna dall’8 al 10 maggio. Il festival formativo, ideato da Labelab e giunto alla 12esima edizione, è ormai un punto di riferimento a livello nazionale per approfondimenti e aggiornamenti  su tematiche tecniche e di scenario del comparto rifiuti, acqua ed energia.

Il 9 maggio HUMANA e Occhio del Riciclone organizzano il convegno L’evoluzione del riutilizzo in Italia – Nuovi modelli e orientamenti per le filiere della seconda mano. A fronte di recenti e importanti cambiamenti normativi nel settore del riutilizzo e di mutamenti profondi del mercato, è evidente più che mai la necessità di trasparenza per le filiere più critiche. Esperti e stakeholder italiani e stranieri descriveranno un aggiornamento sulle novità e prospettive del settore del riutilizzo in Italia e in Europa proponendo nuovi modelli e orientamenti.

Dettagli : dalle ore 10 alle ore 13 presso Palazzo Rasponi – Sala 2 (1° Piano), per riservare il proprio posto www.labelab.it/ravenna2019/programma/workshop-5/

PROGRAMMA

Saluti istituzionali: Bolin, Stillo

  • Riutilizzo e Preparazione per il Riutilizzo: un quadro normativo in mutamento
    Pietro Luppi – Occhio del Riciclone
  • Responsabilità estesa del produttore e riutilizzo: quali schemi adottare?
    Karin Bolin – HUMANA People to People Italia
  • Sostenibilità delle filiere e gare al massimo rialzo
    Alessandro Strada – HUMANA People to People Italia
  • Un nuovo modello integrato per il Riutilizzo
    Aretha Dotta – Contarina
  • Riutilizzo e Solidarietà: due storie strettamente intrecciate
    Renato Conca – Cooperativa Sociale Mani Tese
  • Abiti usati, la tendenza del mercato internazionale
    Julia Breidenstein – HUMANA People to People Germania
  • Mercati delle pulci, l’esperienza parigina
    Samuel Le Coeur – Amelior
  • Soggetti vulnerabili, economie popolari e normativa rifiuti: la conciliazione possibile
    Mauro Fedeli – Consorzio Equo

Conclusioni: Karin Bolin

Moderatore: Alessandro Stillo

22-28/04: Fashion Revolution Week

La rivoluzione parte dall’abbigliamento!

Anche quest’anno, dal 22 al 28 aprile 2019, HUMANA aderisce al Fashion Revolution Day, campagna di sensibilizzazione che ricorda le vittime della strage del 2013 al Rana Plaza, in Bangladesh, quando una fabbrica dell’industria tessile crollò, causando la morte di 1.133 persone e il ferimento di altre 2.500.

Si tratta dell’incidente più grave mai verificatosi nella storia della produzione tessile che, da allora, anche noi di HUMANA ci impegniamo a ricordare.

L’obiettivo dell’iniziativa è infatti quello di dare evidenza al percorso di tracciabilità e di trasparenza “intrapreso” dall’abito, dal momento in cui è conferito nei contenitori con logo HUMANA. Tutti i vestiti trattati da HUMANA, infatti, possono così rinascere all’interno di una filiera trasparente e certificata, all’insegna del rispetto per le persone e per l’ambiente.

Fino al 28 aprile, inoltre, i clienti dei nostri negozi HUMANA Vintage e Second Hand di Roma, Milano, Pavia e Torino potranno farsi scattare delle foto indossando gli abiti al rovescio e mostrando così l’etichetta di provenienza del capo indossato. Sarà poi loro chiesto il motivo che li spinge ad acquistare vestiti usati e a scegliere una moda più sostenibile e rispettosa dei diritti umani. Le risposte saranno pubblicate sui canali Social dei negozi con l’hashtag ufficiale del Fashion Revolution #whomademyclothes (Chi ha fatto i miei vestiti?).

Fashion Should Feel Good