Humana è membro della Federation Humana People to People che, attraverso 29 organizzazioni membri, nel 2022 ha gestito 1.410 programmi di sviluppo in 46 Paesi in Africa, Asia, Europa e America. Dalle persone alle persone.

Tali progetti, continuativi e di lunga durata, portano beneficio oggi a 16,3 milioni di persone. La Federazione nasce dall’idea che lo sviluppo sostenibile e la lotta alla povertà passino attraverso il coinvolgimento attivo delle persone nel Nord e nel Sud del mondo, a partire dalle generazioni più giovani, affinché diventino promotori di un “cambiamento dal basso”.

L’appartenenza e il coordinamento con la Federazione consentono:

  • più trasparenza, grazie a un migliore controllo della filiera;
  • maggiore efficienza nella gestione delle risorse e dei progetti nel Sud del mondo;
  • una costante condivisione di esperienze, buone pratiche e competenze;
  • una progettualità locale con impatto esteso, ben oltre i confini nazionali, che rende l’azione di Humana Glocal: locale ma con un impatto globale.

La sede centrale della Federazione è a Shamva in Zimbabwe.


Una trasferta di lavoro, in compagnia di due fotografi professionisti, per visitare i progetti e immortalare gesti, sguardi e persone. La verità è che è stato molto, molto di più.

Lucia e Laura in Malawi
Meta del nostro viaggio: il Malawi, piccolo paese dell’Africa Sub-sahariana tra i più poveri al mondo, dove Humana Italia collabora con DAPP Malawi, organizzazione della Federazione Internazionale di Humana, nota a chiunque
per il lavoro che svolge da anni nel Paese. Eravamo a oltre 11 mila chilometri di distanza dalla sede di Humana Italia, ma il fatto di essere parte di una stessa Federazione ha reso tutto più semplice: fin da subito siamo entrate in grande sinergia con i colleghi del posto e, dopo poche ore, sembrava li conoscessimo da sempre. A ogni tappa il calore, la felicità, l’energia positiva erano tali da non sentire alcuna stanchezza… il Malawi è infatti considerato “The warmest heart of Africa” e lo abbiamo provato sulla nostra pelle. Ed è difficile da spiegare a parole perché quando sei lì, sei semplicemente “travolto” da persone che, curiose ed eccitate perché sei un “azungu” (un uomo bianco), ti accolgono con sorrisi, balli e canti! Proprio lì, dove i beni materiali non ci sono, senti la forza dell’anima e delle cose davvero importanti.
Noi lì eravamo i “diversi”
, ma quello che abbiamo percepito sono stati solo curiosità e voglia di conoscenza dell’altro. E quale modo migliore per scoprirsi e ridurre le distanze se non prendendosi per mano? È semplice. Da questo atteggiamento, nella nostra società, abbiamo davvero molto da imparare.
Questa esperienza ha certamente dato un impulso nuovo alla nostra quotidianità. Ti rende infatti felice pensare che il lavoro che svolgi tutti i giorni a Milano contribuisce a trasformare in meglio la vita di migliaia di bambini, donne e uomini. Il simbolo di queste due energie che si fondono si sostanzia nei calorosi abbracci di benvenuto, che ti facevano capire di esser parte di qualcosa di bello e di grande“.
Laura e Lucia, Humana People to People Italia